Marisa Marz - Rebecca Horn


2 – 31 maggio 2005

Per la quarta edizione del ciclo di esposizioni “Soltanto un quadro al massimo” dell’Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo è stato possibile ottenere la partecipazione di due grandi artiste, Marisa Merz per l’Italia e Rebecca Horn per la Germania. Il titolo del ciclo parla da sé: vengono messe a confronto rispettivamente un’opera di un eminente artista contemporaneo tedesco e di uno italiano. Le opere vengono realizzate espressamente per l’esposizione o selezionate appositamente per quest’incontro e installate sul posto dagli artisti stessi. I curatori del ciclo di esposizioni sono il critico italiano Ludovico Pratesi e il Direttore dell’Accademia Tedesca Dr. Joachim Blüher. Il loro intento è quello di mettere a confronto le due opere in presenza di entrambi gli artisti affinché abbiano luogo anche un confronto umano e un dialogo costruttivo.
Rebecca Horn, nata a Michelstadt nell’Odenwald nel 1944, nel 1972 è stata una delle più giovani partecipanti alla documenta 5 di Kassel. Dopo un lungo soggiorno a New York, nel 1981 è ritornata in Germania e nel 1989 ha assunto un incarico di docenza all’Accademia di Belle Arti di Berlino. Oltre a numerose mostre internazionali, nel 1994 il Guggenheim Museum di New York ha allestito una sua retrospettiva che successivamente è stata esposta nella Nationalgalerie di Berlino e nella Kunsthalle di Vienna. Le sono stati conferiti diversi premi tra cui, nel 1986, il Premio documenta (Arnold Bode). Il ventaglio artistico di Rebecca Horn è multiforme, la compenetrazione mediale un principio. Pur dedicandosi prevalentemente a performance e istallazioni, l’artista lavora altresì con disegni, fotografie, video e film nonché, da alcuni anni, con sceneggiature e testi letterari. Il suo interesse precipuo è rivolto all’interazione tra oggetto ovvero attore, osservatore e spazio. L’opera esposta di Rebecca Horn con il titolo “L’uovo della vedova” (2005) è un’istallazione meccanica di metallo, vetro, piume e colori. Essa è stata creata appositamente per quest’occasione.
Marisa Merz, nata nel 1931, vive a Milano e Torino. E’ una dei maggiori esponenti dell’arte povera e lavora prevalentemente con sculture e istallazioni, ma anche con disegni. Oltre a numerose mostre internazionali, Marisa Merz ha partecipato nel 1982 e nel 1992 alla documenta di Kassel e nel 1988 e nel 2001 alla Biennale di Venezia. La sua opera è caratterizzata da uno spiccato interesse per le forme fluttuanti e organiche, dalla tematizzazione di soggettività e visione nonché dall’utilizzo anche di processi artigianali. Lei stessa ha detto del suo lavoro: “Non vi è mai stata una divisione tra la mia vita e il mio lavoro”. L’opera esposta di Marisa Merz è senza titolo e senza data. Si tratta di un collage di carta e cartone e rappresenta l’unica opera dell’artista con una cornice. Finora non è mai stata esposta.

L’esposizione è stata realizzata con il generoso contributo di BMW Group Italia.

Gabriele Basch

Fakt

Franziska Gerstenberg

Gordon Kampe

Antonia Low

Judith Raum

Felix Schramm

Gordon Kampe

Jörg Herold

Sabine Scho